sabato 23 gennaio 2010
Cari amici alcune idee frullano per la testa per anni. Magari ti rendi conto che non è il momento. Poi leggo su facebook che Eugenio Ucci, uno degli agonisti surf casting più quotati in italia, ha iniziato una campagna per il no kill durante le gare di pesca. Al di là delle modalità che lui prevede, sono in perfetto accordo sul concetto di fondo. Le gare di pesca non servono a procacciarsi il fritto o a mostrare il trofeo, il pescione, agli amici. Che senso ha portare al peso e quindi uccidere pesci di 12 centimetri tipo tracine, occhiate o boghe? Non ha senso nemmeno giustificarne la raccolta per scopi alimentari. Allora le gare dovranno essere disputate in modo molto serio e a costo di ridurle come numero o durata, GARANTIRE LA MIGLIORE DELLE ORGANIZZAZIONI POSSIBILE, FORMAZIONE DI GIUDICI DI GARA E ISPETTORI DI SPONDA DA PARTE DELLA FEDERAZIONE, che non può essere a livello dopolavoristico, immediata registrazione delle catture e rilascio immediato. Solo così la pesca sportiva può avere un senso. Noi stiamo organizzando per inizio autunno un trofeo sperimentale che accolga questa idea. Occorreranno 20, forse 30 ispettori di sponda, ma non importa lo sforzo sarà condiviso. Poi proverò a far decollare l'associazione il cui logo racchiude il significato stesso dell'iniziativa. Dateci una mano.
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"Libero nel blu";titolo che rappresenta al meglio la foto,molto significativo.Inoltre sono molto interessanti le proposte che fai e secondo me tutte attuabili senza molti sacrifici da parte della federazione,la proposta che mi è piaciuta di più è quella dell'immediata registrazione delle catture e con conseguente rilascio immediato,soprattutto per le prede tecniche,anche perchè nonostante lo stress subìto dalla cattura,vi è un elemento a favore,che è l'utilizzo di ami piccolissimi durante le gare e soprattutto per la pesca a galla questo fattore può limitare di molto i danni alla cavità boccale della preda e agli organi interni,di consequenza le probabilità di sopravvivenza di quest'ultima sono sicuramente alte.Ne ho avuto la conferma di ciò che dico,quando ancor prima di essere "agonista" ,ero un semplice spettatore,che appassionato di surfcasting mi allettava l'idea di andare a vedere e capire i meccanismi intrinsechi e non delle gare e quando arrivavo sul campo gara,davanti ai miei occhi si apriva uno scempio,curiosando per le diverse postazioni vedevo ancora vive prede come spigole,lecce stelle,tracine che invece di prede somigliavano a piccole sardine da innesco.Morale della storia:"sono contento di darti una mano per la campagna di no kill e credo come me tanti".
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